top of page

Specchi Radicali : Festival di Antropologia Visiva

Di Femminismi Contemporanei


Specchi Radicali è un festival dedicato alla proiezione e discussione di opere audiovisive autoprodotte – documentari e videoarte – realizzate da donne, persone LGBTQIA+ e soggettività queer. Il festival nasce con l’intento di dare spazio a voci emergenti e sperimentali, a produzioni dal basso che si distinguono per approcci radicali, decoloniali, transfemministi e queer.

Distribuito in tre giornate di attività, il festival propone un programma intensivo che intreccia proiezioni, incontri e momenti di riflessione collettiva, con l’obiettivo di stimolare la riflessione sull’antropologia visiva e promuovere pratiche di autorappresentazione consapevoli e politicamente situate, in ottica femminista intersezionale.

 

Ogni giornata prevede:

Proiezioni di opere documentarie indipendenti;

La presenza e il confronto diretto con lə artistə, che introdurranno e discuteranno i propri lavori;

Tavole rotonde tematiche a partire dai film presentati, con un focus sull'antropologia visiva, lo sguardo di genere e i processi di autorappresentazione.

 

A fare da filo conduttore per tutta la durata del festival, una mostra di fotografia documentaria a cura di Ignacio Gonzáles, artista e ricercatore visivo. La mostra sarà allestita in modo permanente negli spazi del festival, ma sarà anche articolata in presentazioni quotidiane in cui Gonzales approfondirà, giorno per giorno, aspetti diversi della sua ricerca in antropologia visiva.

Il festival si terrà dal 24 al 26 ottobre 2025 presso il TESA 1, Ca' Foscari Zattere.

 

----TUTTI GLI EVENTI SONO A INGRESSO LIBERO, RICHIESTA PRENOTAZIONE A QUESTO LINK----

 

PROGRAMMA

PRIMA GIORNATA: 24 ottobre

10:00 – 13:30 Mostra fotografica Indiscernible Identities — con il fotografo presente

16:00 Inaugurazione del festival

18:00 Una nobile rivoluzione — Simone Cangelosi (83’)

19:45 Vogliamo Una Vita Bella — Bianca Arnold (11’)

20:00 Dalla testa ai piedi — Simone Cangelosi (30’)

20:45 LUMINOUS MATTER  Bianca Arnold (14’)

21:15 We’re on the right path — Lama Tauk (25’)

21:45 TrainStations: A loner’s journal — Lama Tauk (8’)

22:15 Correspondencias — Ignacio Rodríguez González de Cossío (5’)


SECONDA GIORNATA: 25 ottobre

10:00 Una nobile rivoluzione — Simone Cangelosi (83’)

12:00 – 14:00 Mostra fotografica Indiscernible Identities — con il fotografo presente

14:00 Correspondencias — Ignacio Rodríguez González de Cossío (5’)

14:15 Vogliamo Una Vita Bella — Bianca Arnold (11’)

14:45 TrainStations: A loner’s journal — Lama Tauk (8’)

16:00 Tavola rotonda: Corpo, memoria e narrazione autobiografica

18:00 Essere Valérie — Simone Cangelosi (30’)


TERZA GIORNATA: 26 ottobre

14:30 We’re on the right path — Lama Tauk (25’)

15:00 LUMINOUS MATTER — Bianca Arnold e Moss Berke (14’)

15:30 Dalla testa ai piedi — Simone Cangelosi (30’)

16:00 Tavola rotonda: Rappresentazione e autorappresentazione

18:00 – 20:00 Mostra fotografica Indiscernible Identities — con il fotografo presente

20:00 Essere Valérie — Simone Cangelosi (30’)

20:30 Chiusura del festival


REGIST* E SINOSSI DOCUMENTARI

 

Lama Tauk è una regista, antropologa visiva, musicista, scrittrice e attivista libanese. Profondamente impegnata in questioni sociali, il suo lavoro esplora la classe sociale, la cultura e le complesse intersezioni tra antropologia, politica, economia e ambiente libanesi. Attraverso il cinema e la musica, cerca di sfidare le ingiustizie, reimmaginando al contempo le narrazioni di identità e resistenza in Libano e in Medio Oriente.

 

Train Stations: A Loner’s Journal

"Train Stations: A Loner's Journal" è un film autoetnografico che ripercorre sei anni di diario del regista. Questo viaggio intimo esplora il dolore, l'identità e la vulnerabilità, invitando a riflettere su come raccontiamo noi stessi mentre siamo ancora in divenire.

 

We’re on the right path

“We’re on the right path” segue l'evoluzione della scena musicale libanese e i giovani artisti che l'hanno plasmata. Attraverso le loro storie, esplora come l'arte persista in luoghi segnati da conflitti e cambiamenti costanti.

 

Bianca Arnold è un'artista e ricercatrice multidisciplinare. Le sue opere spaziano dalle installazioni alla videoarte, passando per la scrittura e la pittura. Ha collaborato con Fotografia Europea (Reggio

Emilia), Riaperture (Ferrara) e FMAV- Fondazione Arti Visive di Modena (Modena). Nel frattempo, ha pubblicato diversi articoli sul tema della queeritudine e del cinema. La sua ultima mostra (6886), in collaborazione con Moss Berke, è stata inaugurata nel giugno 2025 alla Galleria Rollò di Palermo.

La sua pratica artistica mira a essere un intreccio tra l'umano e il non umano, il personale e il collettivo. Bianca Arnold è regista di diversi cortometraggi: “Benedetto Marcello/Taccuini Marzo-Giugno” (2021), “Danza Con Spiriti/Dance With Spirits” (2023) presentato in anteprima al 38° Stuttgarter FilmWinter, “Luminous Matter” (2024) co-diretto con Moss Berke, vincitore del Premio del Pubblico al XV Sicilia Queer Film Fest, “di vento e di voci” (2024) co-diretto con Giuliana Zungri, presentato alla 20° edizione del Sole e Luna Doc Filmfestival. Attualmente frequenta il corso di regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo. Vive a Palermo.


LUMINOUS MATTER

Bianca e Moss si raccontano davanti alla camera: intimità, spazi percorsi, riflessi allo specchio, pose e naturalezza. La camera è un’estensione degli arti, un’estensione del loro rapporto. Quasi in una rivisitazione di certi lavori di Barbara Hammer, Luminous Matter è una dichiarazione d’amore fatta di squarci, dettagli, fasci di luce solare, materia plastica su cui la voce fuoricampo dipinge mille teorie e mille colori. Le due protagoniste si filmano, fanno rimbalzare il film dal corpo di una al corpo dell’altra, si cercano negli sguardi e negli angoli di stanze che conoscono solo loro, trovando lo spazio per travestirsi, pettinarsi, truccarsi, e così “scavare verso l’esterno” per trovare sempre maggiore spontaneità, per portarla alla luce, mentre la loro “lesbotransqueer home video practice” produce la possibilità di assistere alle loro trasformazioni.


Vogliamo Una Vita Bella

Cosa vuol dire resistenza? Un archivio intimo scritto e visuale intesse diverse relazioni con questa parola attraversando le stagioni, evocando una fluida e palpitante pluralità, dove video personali si alternano a scritte sui muri, manifestazioni transfemministe e proteste in supporto per la Palestina. Un grido di rabbia e di gioia che si posiziona in un flusso di storia resistente e allo stesso tempo lo interroga.


Ignacio Rodríguez González de Cossío è un artista e fotoreporter di Città del Messico. Ha una formazione in architettura e urbanistica presso il Tecnológico de Monterrey e in fotogiornalismo presso l'Universitat Autònoma de Barcelona. Attualmente sta conseguendo una laurea in Antropologia Visiva presso la Media University of Applied Sciences di Berlino. Il suo lavoro esplora temi di genere, queerness, decolonialità ed estrattivismo del patrimonio culturale.


Correspondencias

"Correspondencias" è un'esplorazione del dialogo intergenerazionale, incentrata principalmente su conversazioni su genere, educazione e orientamento sessuale. L'opera autoetnografica e audiovisiva è una riflessione sullo scambio epistolare tra me e mia madre avvenuto nel corso del 2024.

 

Indiscernible Identities

Identità indiscernibili è un progetto collaborativo che nasce come un atto di messa in discussione del concetto di "queerness" attraverso conversazioni con persone di tutto il mondo che sono aperte a raccontare parte delle loro storie di vita e a ripercorrere i momenti chiave che hanno plasmato la loro identità. Potremmo non vedere o sentire tutto ciò che rappresentano e condividono con noi, ma potremmo entrare in contatto con un frammento delle loro vite che potrebbe far luce sulla nostra identità.

 

Simone Cangelosi ha realizzato documentari che ruotano attorno alle questioni di genere e i movimenti politici LGBT italiani. Il suo documentario Una nobile rivoluzione (2014) sulla leader trans italiana Marcella Di Folco è stato incluso nel progetto Disobedience Archive a cura di Marco Scotini e presentato alla Biennale di Venezia 2024. La sua ricerca come regista si basa sui diversi aspetti tecnici degli apparati audiovisivi e sui risultati linguistici che essi producono, con particolare attenzione ai materiali non professionali. Da anni lavora alla costituzione di un archivio audiovisivo di materiali amatoriali della comunità LGBT.

 

Dalla testa ai piedi

Dalla testa ai piedi testimonia la transizione da donna a uomo che il regista ha vissuto tra la fine degli anni Novanta e il 2005. Cangelosi ha iniziato a lavorare al progetto pensando ad esso come a una sorta di diario visivo che lo avrebbe seguito passo dopo passo nella sua trasformazione fisica e psicologica. Il film, ripensato in fase di montaggio alla fine della storia personale del regista, la ricostruisce intrecciandola con parte degli eventi storici e delle lotte politiche che hanno avuto luogo nella società italiana negli ultimi due decenni.

 

Una nobile rivoluzione

All’indomani della morte di Marcella Di Folco, avvenuta nel 2010, Simone Cangelosi, regista del film e amico, intraprende un viaggio che da Bologna lo porta a Roma, città di provenienza di Marcella, e dove avvia la sua ricerca alla scoperta di persone, luoghi e ricordi che gli restituiscano la complessità della figura dell’amica. Il film, avvalendosi anche di materiali d’archivio privati, cerca di raccontare la vita e di tratteggiare la figura di una delle leader più significative del movimento trans italiano, rimanendo sulla soglia tra dimensione pubblica e dimensione privata.

 

Essere Valérie

Il documentario è tratto da una lunga conversazione con Valérie Taccarelli sulla sua vita, i suoi amori, il suo vissuto precoce nell’Italia degli anni Settanta in cerca di sé stessa. Mischiato a materiali d’archivio personali e dell’attivista e amica Porpora Marcasciano ci restituisce un ritratto politico sensibile e ironico di una delle più significative militanti italiane della scena trans.

 
 
 

Post recenti

Mostra tutti

Commenti


ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Femminismi Contemporanei © 2019
bottom of page