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femminismi_contemporanei

D3082 – Woman Art Venice

UNO SPAZIO INNOVATIVO ALL’INSEGNA DELL’ARTE AL FEMMINILE

Di Agata Lucchetta


A Venezia esistono ancora luoghi dedicati all’arte e alla libera circolazione di idee: mossi

da iniziative private, incentivano una politica culturale aperta e rivolta a giovani artist*.

Uno di questi è D3082 – Woman Art Venice, uno spazio di ricerca ed esposizione

artistica di recente realizzazione dedicato alla creatività femminile multidisciplinare.

Nato nel 2019, da un’idea di Marco Luitprandi, fondatore e Ceo di Novostudio, azienda di promozione culturale e comunicazione, la galleria si situa nella zona tra i Tolentini e i

Frari, in Calle de le Sechere, 3082 (San Polo). La principale caratteristica dello spazio

espositivo è la presenza di grandi vetrate che, nel palazzo novecentesco della Domus

Civica, mostrano al passante dipinti ed opere d’arte.




Una suggestività peculiare è regalata agli occhi di chi guarda: si ha l’impressione di

immergersi, per un fugace momento, in un segmento di cultura che si dona alle vie della

città, un museo verso l’esterno, connaturato al tessuto urbano in un’esperienza tanto

improvvisa quanto emozionante.

Il progetto prende avvio da «un'intuizione - dice Luitprandi -, riqualificare uno spazio

storico nella città di Venezia: la Domus Civica. Per farlo l'idea è stata quella di realizzare

un padiglione urbano dove l'arte viene esposta verso l'esterno, verso la strada».

La Domus Civica, infatti, è un ostello sorto a Venezia nel 1921 con lo scopo di ospitare

persone prive di mezzi. Dopo varie vicende, nel 1947 il Patriarca Piazza affidò la Domus

Civica in gestione all’Associazione Cattolica Internazionale al Servizio della Giovane

(ACISJF) che ne fece inizialmente una residenza per ragazze in difficoltà, divenendo, in

seguito, punto di accoglienza per le studenti universitarie provenienti da ogni parte del

mondo. Grazie all’impegno di Rosa Zenoni Politeo, benefattrice veneziana e prima

presidente della casa, negli anni, la residenza fu acquistata e intestata ad ACISJF, che ne

detiene tutt’oggi la proprietà e la gestione.


https://www.domuscivica.com/cento-anni/



Proprio la natura dello studentato, quindi, ha spinto a dedicare questo spazio alle Donne

e alla creatività femminile, divenendo modello culturale per l’esposizione artistica libera,

giovane e di genere. Inoltre, il criterio di selezione delle partecipanti non ha vincoli se

non «nella natura della proposta artistica e nel fatto che si tratti donne, unico requisito

richiesto oltre ad essere l'elemento di forte identità del progetto».

La galleria, dal 2019, ha esposto opere di artiste quali la pittrice Sophie Schmidt, Greta

Ferretti, Chiara Calore, Mandy Barker, Patrizia Benedetta Fratus (la quale ha realizzato

la prima Cometumivuoi, bambola nata per rappresentare i casi di cronaca nera sul

femminicidio), e ancora Hu Yanyu, esponente riconosciuta a livello internazionale della

cultura e della scrittura nüshu, scrittura fonetica usata solo dalle donne della provincia di Hunan (Cina), insieme a Giulia Falcini; la fotografa e guida Caterina Borgato; Margaux

Bricler, Andrea Hess e Valeria Manzi, nonché il collettivo Studio Pratha.

Nelle loro esposizioni, le artiste hanno cercato di esprimere loro stesse, proponendo un

punto di vista di genere all’arte e alla vita, alla cultura e alle differenti forme di approccio

al mondo: una visione sfaccettata, pluriforme e non convenzionale, che utilizza diversi

materiali e strumenti comunicativi suggestivi che incantano chi osserva ed entra in

contatto con D3082.

Il luogo propone una persa e libera cultura artistica, progettuale, che lascia spazio ad un

punto di vista forte e concreto: per molte giovani artiste, il primo passo verso il loro

percorso artistico.



Per maggiori informazioni: https://www.d3082.org/

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